Gabriel Weirich

♦ 1º Milano ♦ designer ♦ 2º innovation manager ♦ award winner ♦ 3º design thinker ♦ ideas coach ♦ creative problem solver ♦ listener ♦ 4º trend observer ♦ experience architect ♦ shoshin ♦ 5º storyteller ♦ investigator ♦ integrative thinker ♦ 6º docente ♦ context explorer ♦ meaning maker ♦ 7º contatto

♦ 1º Milano

Sono un milanese nato in Germania. Milano è la capitale del design e del MADE in ITALY: hub creativo e epicentro della moda, dell’architettura, del design d’interni, del design grafico e del food design, un laboratorio ideale per un operatore interdisciplinare quale sono.

A Milano ho l’opportunità di ascoltare, documentarmi, interagire e lavorare in qualità di innovation manager, design thinker, storyteller, docente e analista delle nuove tendenze.

♦ 2º innovation manager

Essere un innovation manager significa adoperarsi per mettere sempre in relazione sinergica le competenze di un’impresa con ciò che la tecnologia oggi permette di fare, con l’andamento del mercato e con le richieste e le esigenze della clientela – tutto ciò applicato ai vari livelli dei processo creativo e di sviluppo della struttura aziendale.

Per creare una cultura d’impresa basata sull’innovazione, che non si lasci ostacolare da problemi di natura organizzativa, mi servo di precise metodologie, quali il collaborative idea management, il design thinking, le tecniche creative e il knowledge management.

Il mio obiettivo è quello di fornire strategie adeguate volte allo sviluppo di nuova offerta, in considerazione del potenziale di ciascuna azienda e delle esigenze del mercato di riferimento.

♦ 3º design thinker

Adotto un approccio di tipo olistico e human-centred, teso a contrapporre ai problemi soluzioni percorribili e innovative per prodotti, ambienti e servizi, con il fermo proposito di migliorare la qualità della vita e generare valore.

Tramite il design thinking traduco in realtà tangibili, ambite e riproducibili le idee che stanno dietro il marchio di un’azienda e le esigenze non ancora soddisfatte del mercato. Questo processo viene messo in atto con la collaborazione dei clienti, dei colleghi o di gruppi interdisciplinari.

♦ 4º trend observer

L’analisi delle nuove tendenze implica un incessante lavoro di ricerca, raccolta e analisi di un insieme di segnali. L’indagine abbraccia tutto ciò che influenza la nostra società, dall’aspetto culturale, sociale, tecnologico e scientifico fino a quello politico ed economico.

Il mio compito è di passare al vaglio questi segnali, di raggrupparli e di studiarli allo scopo di classificare le tendenze o i modelli ricorrenti. L’esame di questi modelli mi permette di individuare le tendenze più rilevanti e utili per i miei clienti, organizzate in base all’importanza che rivestono nel breve, medio e lungo periodo.

♦ 5º storyteller

Le storie fanno parte della cultura di una società. Permettono la trasmissione dei valori culturali e delle idee, suscitano emozioni, spiegano i perché e spingono all’azione.

In un approccio progettuale di tipo olistico, l’identità del marchio aziendale e le vendite sono messe in stretta relazione tramite lo storytelling. In virtù dell’importanza fondamentale della sua funzione, lo storytelling è in grado di creare un legame emozionale profondo basato sulla fiducia e sul coinvolgimento; legame che si sviluppa tra il cliente, il marchio e il prodotto o il servizio.

Tramite l’impiego di supporti multimediali, creo storie su misura adattandole alle diverse fasi del viaggio intrapreso dal cliente, stimolando la sua partecipazione attiva e facendo in modo che la loro diffusione avvenga a livello virale.

♦ 6º docente

A Milano sono docente presso l’Istituto Europeo di Design. Le materie da me insegnate nell’ambito dei corsi di Product e Interior Design sono “Teoria della percezione e psicologia della forma” e “Design language”.

Per me insegnare significa non solo mettere a disposizione degli studenti le mie competenze professionali, ma anche cercare di trasmettere loro la mia passione e la mia curiosità per tutto ciò che è design.

Insegnando materie trasversali, incoraggio i miei studenti ad adottare, rispetto ai problemi della progettazione, un approccio olistico che li metta potenzialmente in grado di svolgere un ruolo di catalizzatori nel momento in cui l’azienda si trova a doversi interfacciare con le esigenze della propria clientela.

♦ 7º contatto

Gabriel Weirich
Via Giulio Tarra 1
20124 Milano

Tel: +39.02.87065321
Mail: gabriel@gabrielweirich.com
Skype: gabwei3

P.IVA: IT 07545881000

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